Padova in piazza e il Primo Maggio

Durante la giornata della Festa dei Lavoratori, alcuni di noi, membri del movimento Studenti Contro il Green Pass di Udine, si sono recati a Padova per una grande manifestazione nazionale dal tema politico.

La manifestazione prevedeva un incontro di varie realtà politiche italiane: hanno partecipato i più diversi schieramenti politici, insieme a tanti studenti di varie regioni e province, affiancati da comitati nazionali e infine da semplici, ma fondamentali, partecipanti a supporto della protesta, raggiungendo così il numero di 30.000 persone presenti.

Ci siamo recati in loco giusto in tempo per il corteo, durato per più di un’ora, per le strade della bella Padova, tra i saluti e le facce di diniego degli spettatori che si affacciavano dai propri balconi. Il corteo è stato un modo per avvicinare nuovamente le anime che in questo ultimo periodo hanno subìto l’impedimento di protestare e di fare cortei, per di più sminuiti e ignorati in alcune occasioni a favore di altre manifestazioni considerate più idonee e più “politically correct”.

È stato rinfrescante tornare in piazza a manifestare per i propri diritti, in una giornata tanto importante come quella dedicata ai lavoratori, che rappresentano una delle categorie più discriminate e vessate in maniera ufficiale dallo scorso ottobre.

Infatti, il 1° maggio non c’è stato niente da festeggiare, c’è stato però da ricordare; ricordare tutte le vessazioni, le false promesse e le discriminazioni che i lavoratori e il lavoro hanno subìto negli ultimi mesi.

Lavoro e lavoratori che dovrebbero essere la colonna portante del nostro Paese, come dichiara il primo articolo della nostra magnifica Costituzione, che tutti noi conosciamo, anche quelli che ancora oggi fanno finta di niente, come se ne fossero stranamente dimenticati.

Noi diciamo questo anche se proprio alcuni dei lavoratori stessi sono stati i primi a credere ciecamente nel sistema della certificazione verde come strumento di liberazione e di ripartenza, sono stati i primi a dire che era grazie alla certificazione verde che “finalmente si può tornare a lavorare” e che siamo stati noi i disgraziati che rovinano l’immagine delle attività e importunano la clientela.

Noi diciamo questo anche per tutte le persone che non si sono sentite prese in giro e discriminate, che sono d’accordo con il sistema e che hanno accettato serenamente questo tesseramento di massa; perché anche se non si vede, questa disuguaglianza c’è ed esiste e non si può non denunciarla.

Noi speriamo che quest’estate non si molli la presa, noi speriamo che quest’estate sia un’occasione per riempire le piazze più che mai, sensibilizzare i nostri concittadini e far aprire gli occhi, ricordando che il green pass non è stato tolto, E’ STATO “SOLO” SOSPESO. Noi speriamo che quest’estate sia un’occasione per arrivare al cuore di tutti, facendo in modo che finalmente questa follia finisca.

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