Violenza No-Vax?

E’ da tempo che giornali, televisioni e bonzi mediatici cercano di etichettare il movimento “No-Vax” come pericoloso e violento.
Essi (media e personaggi da salotto TV), al fine della loro narrazione, traggono linfa da certi avvenimenti a noi noti, a partire dal famigerato assalto alla CGIL di Roma1 fino ad arrivare a fatti veramente “piccoli” come il ribaltamento (dalla stampa ingigantito, che lo ha addirittura bollato come choc) di un gazebo dei 5 Stelle2 da parte di un gruppo di manifestanti milanesi o casi di aggressioni (quase tutte verbali) a giornalisti nel corso dei cortei3.

Anche le istituzioni dello Stato, più volte, hanno voluto lanciare il messaggio alla cittadinanza, in maniera più o meno diretta, che il “fronte” No-Vax/No-Pass (perdonate l’uso delle basse e riduttive etichette che sono state date dai media) sia proclive alla violenza e che dunque meriti controllo e repressione, ricorrendo ove necessario anche ai tonfa (è un tipo di sfollagente), per salvaguardare l’ordine pubblico e la sicurezza sociale.
Insomma: coloro i quali si oppongono alle messianiche siringhe salvifiche e all’introduzione del “geniale” passaporto verde4, oltre ad “invitare alla morte”5, a spargere il virus ed a minare la ripresa economica sono anche violenti.
Questo è il bel quadretto della “gente come noi” (in sostanza, siamo descritti come cani rognosi) che media ed istituzioni, con una alquanto allarmante piena sintonia, cercano di servire alla massa della popolazione. E’ con questo quadretto che intendono smerdare (e stroncare) l’unica vera e reale opposizione attualmente esistente al governo d’unità nazionale.

In questa riflessione non vogliamo solo soffermarci a sfatare questa narrazione ma anche e soprattutto l’invitare a farci delle domande e al riflettere sul tema della violenza e sulla sua presenza nel nostra realtà.

Iniziamo con il dire senza molti dubbi che fino ad ora la protesta (presa nel suo insieme e partendo dall’inizio), in Italia, contro le infami misure governative non ha visto assolutamente l’uso della violenza eccezion fatta per la giornata del controverso assalto alla CGIL di Roma1, su cui vi è peraltro più che un sospetto di infiltrazioni esterne (serve ricordare i test sulla forza ondulatoria6?).
Che i manifestanti siano stati pacifici, almeno nella realtà milanese (ma vale così per tutto il paese), lo ha ammesso pure qualche figura importante competente di ordine pubblico a Milano (non ricordiamo ora chi), spiegando alla stampa che la volontà di reprimere i cortei c’era tutta ma a causa di alcune difficoltà, la pacificità delle manifestazioni in primis, le cose sono state più difficili.

Negli ultimi tempi vi sono state piazze e luoghi della lotta (lotta che è sempre più di tutti e risulta sempre più internazionale) contro i vari green pass locali e obblighi vaccinali in cui l’uso della violenza, intesa nella sua manifestazione cinetica e fisica, c’è stata… riportiamo degli esempi per fare un confronto:

Da noi possiamo dire di aver visto le scene di Rotterdam?

Di Bruxelles?

Di alcune giornate parigine (per non scomodare i bei vecchi gilet gialli di fine 2018, che rimandarono al mittente il pacchetto di riforme che il loro presidente voleva introdurre)?

Di Lubiana?

Di Martinica e Guadalupe?

(in questi ultimi due casi, ossia Slovenia e isole atlantiche francesi, la protesta, che si è espressa in forma accesa e duraha sortito dei concreti risultati)

NO!
Ricordiamo certe immagini dove qualcuno, lunedì 18 ottobre a Trieste in piazza Unità, è andato a regalare fiori agli agenti dei reparti antisommossa che (trovando una resistenza assolutamente passiva e non violenta7 al mattino avevano sgomberato il porto a suon di manganelli, idranti e gas lacrimogeni. Pensiamo di aver fatto capire con quest’immagine la situazione delle piazze italiane e il loro grado di pacificità (forse quel gesto ha anche rasentato il ridicolo e l’umiliante).

Preso atto di tutto questo arriviamo finalmente ai quesiti che vogliamo porci e porre: Viene praticata effettivamente della violenza? Da chi? Come essa si esprime? Chi colpisce?

Ebbene ci abbiamo pensato ed ecco la nostra risposta:

Cos’è, se non violenza, il ricattare la possibilità di potersi svagare, di poter studiare e addirittura lavorare!? Chi è che manda la polizia in borghese ad arrestare persone pacifiche nei cortei?8
Chi è che impiega le falangi della celere (adesso si chiama “reparto mobile” per l’esattezza) con i suoi gas ed i suoi idranti su una folla che con braccia all’aria o rosario in mano (e lacrime agli occhi) chiede pacificamente “libertà”?7

NOI NO!!!

Non noi, gente comune, che chiede di poter scegliere senza pressioni se farci iniettare o meno nelle nostre vene un siero (prodotto da potenti ed influenti colossi dell’industria del farmaco, che con i fatti hanno più volte dimostrato di avere maggiormente a cuore il profitto che la salute umana9) di cui troppo poco si sa, sulla sua efficacia nel tempo, sugli effetti che potrebbe provocare e sul quale si nutre un forte dubbio (più che legittimo) sul fatto che la sua inoculazione di massa sia l’unica via per superare ed uscire dalla piaga sanitaria (e, aggiungiamo noi, politica) del covid-19.

Non noi, gente comune, che rifiutiamo di accettare l’estorsione di un vile passaporto divisivo, che introduce nei fatti l’apartheid , che determina se puoi vivere “liberamente” o no.

INVECE
Vi sono poi dei ministri che plaudono pubblicamente alla “genialità” del green pass4, in quanto farebbe gravare sulle persone che ne sono sprovviste un peso, oltre che economico, psicologico.

Vi è poi una forza che impone una sola verità e un solo pensiero, questa forza inoltre si adopera ogni giorno per spaccare la società, per dividere le persone e le famiglie tra chi accetta LA VERITA’ e chi invece esprime dei dubbi o ne evidenzia le criticità e le contraddizioni…

Di violenza c’è n’è eccome, è praticata e si palesa da diversi mesi… e NOI siamo quelli che la subiamo! Essa ci viene rivolta contro da un governo liberticida e dalla sua voce (giornali, televisione, burocrati…). C’è un apparato che alimenta discriminazione, ricatto, falsità, repressione e divisione… e non siamo NOI a sostenerlo!

Per concludere… come possiamo giudicare una persona insultata, isolata e malmenata da mesi che è logorata e schiacciata da questa forza e questa REALE violenza, quando reagisce, magari con un insulto o uno spintone, contro un elemento direttamente complice e attore, o perlomeno simbolo, del sistema che esercita questa prepotente brutalità (come un giornalista, o il gazebo di un partito, per esempio)? Sarebbe questa violenza o una reazione tutto sommato comprensibile? A VOI LA RISPOSTA

1
https://www.youtube.com/watch?v=mal06Smk5CQ
https://www.youtube.com/watch?v=ao9uGSMASkw

2
https://www.lanotiziagiornale.it/follia-no-vax-m5s-giornalisti/
https://www.milanotoday.it/video/corteo-no-vax-gazebo-5-stelle.html

3
https://www.padovaoggi.it/cronaca/ecco-i-no-vax-durante-il-corteo-insultati-e-offesi-cameraman-e-giornalista-di-telenuovo-padova-6-novembre-2021.html
https://www.repubblica.it/cronaca/2021/08/30/news/no_green_pass_escalation_aggressioni_minacce-315897582/

4
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/10/green-pass-brunetta-una-misura-geniale-in-futuro-dovra-valere-per-tutti-i-lavoratori/6316953/
https://www.youtube.com/watch?v=L-plSaRHT2E

5
https://www.repubblica.it/politica/2021/07/22/news/draghi_green_pass_decreto_governo-311329999/

6
https://www.youtube.com/watch?v=PqHL7rOVELg
https://www.affaritaliani.it/politica/cgil-lamorgese-sul-poliziotto-infiltrato-controllava-la-forza-ondulatoria-763341.html

7
https://www.youtube.com/watch?v=lnxiwjK_rqk
https://www.youtube.com/watch?v=Vrp7bgiHRPs
https://www.youtube.com/watch?v=QdREDB9i25M
https://www.youtube.com/watch?v=3s0Dj-MotYE

8
https://www.youtube.com/watch?v=T4Y2ydyDBqo
https://www.youtube.com/watch?v=9ib-jbVgh0U
https://www.youtube.com/watch?v=GkIrTtg0kJQ
https://www.youtube.com/watch?v=Li936tcSkQM

9
https://www.wired.it/lifestyle/salute/2019/08/27/johnson-johnson-crisi-oppiodi/
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/pandemia-fantasma-che-ha-devastato-lamerica-1963095.html
https://www.informazionelibera.org/cronaca-sanitaria/il-contenzioso-di-kano-pfizer-un-crimine-contro-la-nigeria.html

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